Prevenire l’eccessiva stanchezza

Prevenire l’eccessiva stanchezza

L’eccessiva stanchezza è, in assoluto, la principale causa di un sonno di scarsa qualità e questo vale tanto per i bambini quanto per gli adulti.

Gli esseri umani rispondono a un naturale ritmo sonno-veglia. Il corpo secerne ormoni che ci permettono di essere attivi e di “funzionare” durante il giorno e altri responsabili di farci riposare durante la notte. La produzione di questi ormoni dipende da vari fattori ma, per garantirne un ottimale bilanciamento, il tempismo è quello più importante.

Cosa succede, quindi, quando rimaniamo svegli oltre la soglia di stanchezza “ideale”? Succede che il nostro corpo entra in un meccanismo di compensazione per combattere l’eccessiva stanchezza ri-attivando gli ormoni che capaci di tenerci svegli. Ed è qui che iniziano i problemi.

Infatti, una volta che corpo e mente hanno ricevuto il segnale per rimanere svegli, diventa molto più difficile riuscire a rilassarsi e ad addormentarsi. Meno dormiamo e più fatichiamo a dormire!

Per i bambini accade esattamente lo stesso.

Il modo migliore per prevenire questa situazione è aiutare i nostri piccoli ad addormentarsi prima che la finestra di stanchezza ideale si concluda. I bambini piccoli e, in particolare, i neonati spesso segnalano di essere stanchi quando hanno già oltrepassato questa soglia ed è quindi importante anticipare le loro manifestazioni di stanchezza.

Fate attenzione a segnali quali: il tocco delle orecchie, l’atto di sfregarsi gli occhi o il naso, la tendenza a inarcare la schiena o di nascondere il viso nel petto del genitore.

I bimbi più grandi, mi riferisco ai toddler e ai bambini in età prescolare, possono manifestare un’eccessiva stanchezza diventando iperattivi. Spesso i genitori credono che il bimbo non sia abbastanza stanco e lo fanno stare sveglio ancora di più mettendolo così a letto in una condizione di iper-stanchezza dalla quale scaturiscono vere e proprie lotte di opposizione al momento della nanna.

Il mio consiglio, quindi, è quello di dare un’occhiata all’orologio e di implementare finestre di veglia fisiologicamente adatte all’età del vostro bambino. Questo non significa ignorare i suoi segnali, ma cercare di anticipare quelle situazioni in cui sarebbe troppo stanco per potersi addormentare serenamente e per poter dormire sonni tranquilli senza risvegli.

Sara

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