Guida alle Principali Regressioni del Sonno di Neonati e Bambini

Aiutare le famiglie a superare notti difficili è la nostra missione. E non è un mistero che uno degli ostacoli più comuni che i genitori incontrano in questo viaggio è rappresentato dalle regressioni del sonno. Si tratta di periodi in cui sembra che tutti i progressi ottenuti nelle abitudini di sonno del bambino svaniscano all’improvviso nel nulla. Ma perché si verificano e cosa possiamo fare per limitarne l’impatto? In questo articolo voglio aiutarvi a riconoscere le quattro principali regressioni del sonno e a capire come superarle con fiducia.

1. La Regressione del Sonno dei 4 Mesi:

Lo scenario, solitamente, è il seguente: il bambino ha finalmente iniziato ad adattarsi a una routine del sonno prevedibile e, all’improvviso, ecco che nulla sembra più funzionare. Si verificano risvegli più frequenti e difficili da gestire e il genitore si ritrova a pensare che siano problematiche digestive o comportamentali del bambino a causarli, quando – in realtà – si tratta di una normale fase di sviluppo che manda momentaneamente in tilt le routine precedentemente consolidate.

Cosa causa questo improvviso sconvolgimento? Una progressione o evoluzione: infatti, intorno ai quattro mesi di età, i cicli del sonno del bambino maturano, passando dai pattern del sonno neonatale che vede solo due stadi di sonno (REM e non-REM) a un ciclo di sonno con più stadi, simile a quello degli adulti. Questa evoluzione può interrompere il sonno, portando il piccolo a svegliarsi negli stadi di sonno più leggero ed è questo a determinare notti frammentate o sonnellini più brevi.

Come affrontare questa importante fase:

  • Mantieni la coerenza con la tua routine serale per fornire un senso di sicurezza al tuo piccolo.
  • Cerca di promuovere l’acquisizione di competenze del sonno indipendenti così che possa collegare in autonomia i cicli di sonno durante la notte.
  • Considera l’implementazione di tecniche di accompagnamento al sonno adeguate all’età, facendoti eventualmente aiutare da una consulente del sonno.

2. La Regressione del Sonno tra gli 8 e i 10 Mesi:

Tra gli 8 e i 10 mesi, assistiamo spesso a una nuova regressione che porta il bambino a svegliarsi più frequentemente di notte o a rifiutarsi di fare il pisolino durante il giorno. Sono molti i genitori che, con piccoli di questa età, hanno l’impressione di essere tornati al punto di partenza.

Cosa causa questa regressione? Intorno ai 9 mesi, molti bambini raggiungono importanti traguardi nello sviluppo, come gattonare, tirarsi su in piedi o addirittura tentare qualche primo passo. Queste nuove abilità possono portare a risvegli notturni più frequenti dato che il cervello del bambino è pieno di eccitazione e fermento per le nuove abilità scoperte.

Come affrontare questa importante fase:

  • Cerca di impostare uno schema orario ideale per favorire la regolarizzazione dell’orologio interno del tuo bambino.
  • Crea un ambiente calmo e rilassante che favorisca il rilassamento prima della nanna (anche per i sonnellini) facilitando così la fase di addormentamento.
  • Offri molte opportunità di gioco attivo durante il giorno per esaurire le necessità di esercizio del tuo piccolino nelle ore di veglia ed evitare impatti negativi sul sonno.

3. La Regressione del Sonno dei 18 Mesi:

L’ingresso nella fase di toddlerhood che coincide solitamente con il compimento dei 18 mesi, può mettere nuovamente alla prova i genitori. Il bambino potrebbe improvvisamente iniziare a combattere la messa a letto, resistere ai pisolini o svegliarsi durante la notte.

Cosa causa questa regressione? Intorno ai 18 mesi di età, molti bambini attraversano importanti cambiamenti cognitivi ed emotivi, come la ricerca di una maggiore indipendenza, lo sviluppo di abilità linguistiche e la comparsa delle temute crisi isteriche (o tantrum). Queste nuove abilità possono disturbare il sonno del bambino mentre si adatta a questi traguardi impegnativi.

Come affrontare questa importante fase:

  • Imposta confini chiari e coerenti per quanto riguarda le regole del sonno, fondamentali per aiutare il tuo bambino a sentirsi sicuro.
  • Offri comfort e rassicurazione quando il tuo bambino si sveglia durante la notte, ma evita di creare nuove associazioni/dipendenze.
  • Ricorda l’importanza di una routine serale rilassante per aiutare il tuo bambino a calmarsi prima di dormire.

4. La Regressione del Sonno dei 2 Anni:

I due anni coincidono, solitamente, con la quarta e ultima regressione del sonno infantile. 

Statisticamente, attorno al compimento del secondo anno di vita, molti bambini si trovano ad affrontare cambiamenti importanti nelle loro vite, come il passaggio dal lettino con le sbarre al letto aperto, lo spannolinamento, l’inserimento al nido o l’arrivo di un fratellino. A tutto ciò si unisce un fisiologico picco di ansia da separazione che può portare a notti più disturbate mentre il bambino si adatta alle nuove situazioni.

Come affrontare questa importante fase:

  • Evita di rivoluzionare le abitudini del tuo bambino per quanto riguarda il sonno, specialmente se sta attraversando cambiamenti importanti.
  • Offri molta rassicurazione e supporto, soprattutto nei periodi di veglia. 
  • Ritaglia almeno una mezz’ora ogni giorno in cui metterti totalmente a disposizione del bambino, giocando a quello che preferisce ed evitando interruzioni.
  • Incoraggia associazioni positive con il sonno (come una lucina da notte o un peluche) per aiutare il tuo bambino a sentirsi sicuro e protetto prima di dormire.

Per concludere, le regressioni sono una parte naturale dello sviluppo del tuo bambino, ma non devono portare alla perdita delle sane abitudini del sonno. Conoscendo le cause sottostanti di queste regressioni e implementando strategie per affrontarle, puoi salvaguardare il sonno regolare del tuo piccolino (e di tutta la famiglia!). Ricorda che ci sono molte risorse e professionisti, come noi, disponibili per aiutarti a navigare tra gli alti e bassi del sonno di neonati e bambini. 

Sogni d’oro!

– Sara

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Avendo lavorato con centinaia di genitori ed essendo mamma a mia volta, so bene che condividere la stanza